"Ho preso io lo scontrino", Andrea Sempio torna a ribadire questa volta in un'intervista a Chi l'ha Visto quanto aveva già detto nei mesi scorsi. Fu lui conferma dunque a prendere lo scontrino del parcheggio di Vigevono alle 11:18 del 13/08/2007, scontrino che poi consegnò un anno dopo agli investigatori per dimostrare che quella mattina, mentre Chiara Poggi veniva uccisa nella villetta di via Pascoli, lui non si trovava a Garlasco scontrino, che però ora un nuovo testimone sentito dai Carabinieri di Milano che conducono la nuova indagine per conto della Procura di Pavia, avrebbe smentito che appartenga a Sempio. "Quel verbale non è in nostro possesso, anzi. Processualmente per noi non esiste ancora. Le notizie trapelate delle risultanze degli atti di indagine, non sempre si sono dimostrate fedeli rispetto all'atto stesso". Di quello scontrino gli investigatori avevano chiesto conto anche alla madre di Sempio. mesi fa in caserma, quando aveva avuto un malore. Sul punto l'avvocato Cataliotti da poco subentrato nel collegio difensivo del 38 enne dopo la revoca di Massimo Lovati chiarisce. "Lo scontrino venne esibito e prodotto in un momento processuale nell'ambito del quale Andrea Sempio non era indagato di tal che non può che essere improprio definirlo, alibi". Prosegue intanto l'incidente probatorio sui reperti conservati dopo l'omicidio di Chiara, dopo l'addio del Generale Garofano e la nomina dell'ex poliziotto Armando Palmegiani come consulente di parte, la difesa di Sempio ha nominato anche la genetista Marina Baldi. Sull'ipotesi di chiedere il trasferimento del processo a Brescia, poi dopo l'indagine parallela che vede l'ex Procuratore di Pavia Mario Venditti accusato di corruzione in atti giudiziari, la difesa di Sempio è tranchant. "Il giudice naturale di questo processo è Pavia, è Pavia e noi non vogliamo sottrarci al giudizio a Pavia". .























