Potrebbero arrivare novità importanti sul delitto di Chiara Poggi, la giovane 26enne ritrovata morta il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. Così dichiara il legale di Alberto Stasi, l'allora fidanzato 24enne della ragazza che a dicembre 2015 è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per quel delitto ed ora è detenuto nel carcere di Bollate. Un colpo di scena, giunto all'improvviso, che potrebbe forse riaprire il caso. Secondo la difesa di Stasi, infatti, sarebbero stati trovati elementi nuovi, mai valutati prima e che sarebbero in grado di escludere le responsabilità dell'ex fidanzato di Chiara nell'omicidio. “Alberto è innocente” dicono i suoi legali e per questo motivo l'avvocato Laura Panciroli ha depositato un'articolata richiesta di revisione della sentenza di condanna del suo assistito. Un provvedimento, questo, che viene messo in atto solo in caso di prove di straordinaria importanza che potrebbero portare a scenari investigativi inediti e a elementi che all'epoca del dibattimento, evidentemente, non erano disponibili. Dichiara infatti il legale: “La circostanza su cui era basata la sua condanna è ora decisamente smentita e ora ci sono elementi anche per proseguire le indagini” le sue parole. “Entro fine luglio potremo già decidere sull'ammissibilità dell'istanza” ha detto il Presidente della Corte d'appello di Brescia. I tempi potrebbero dunque essere rapidi. Qualora il giudice accogliesse la richiesta, la sentenza potrebbe ribaltarsi.