Le forze dell'ordine coordinate dal nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, lo stanno cercando ovunque con un piano di ricerche a tappeto. Posti di blocco per lustrazione nei campi, nei casolari abbandonati e nelle aree industriali, sono stati intensificati anche i controlli alle frontiere interne. Il timore è che Toma Taulant, l'albanese quarantunenne, in fuga dall'alba di domenica dopo una clamorosa evasione dal carcere di massima sicurezza di Opera, stia tentando di lasciare l'Italia. Nato il 09/06/84 in Albania, l'uomo stava scontando una condanna definitiva fino al 2048 per rapine e furti. Questa è la quarta volta che riesce nell'impresa di evadere da un carcere, calandosi dalla finestra con delle lenzuole annodate. Nel 2013 era fuggito dal super carcere di Parma insieme ad un connazionale, arrestato e detenuto in Belgio in attesa di estradizione, riuscì a fuggire di nuovo nel 2015. La prima evasione nell'ottobre 2009 dal carcere di Terni, con la cattura in un casolare in provincia di Pavia. Chi indaga vuole capire anche come Tauland sia riuscito a scavalcare la cinta muraria alta a sei metri e se abbia goduto dell'aiuto di qualcuno. Il segretario generale della UIP, Polizia penitenziaria, sottolinea la Gennarino De Fazio, gestiti da 533 agenti, quando ne servirebbero almeno 811. Alessandra Del Mondo Sky TG 24. .























