Secondo me è fuorviante credere che avere un nostro ambasciatore al Cairo significhi non perseguire la verità sul caso di Giulio Regeni e, viceversa, penso sia altrettanto fuorviante pensare che il ritiro del nostro ambasciatore sia necessario per raggiungere la verità. Sia ben chiaro, tutto il Governo comprende perfettamente il dolore della famiglia Regeni, un dolore che non è nemmeno immaginabile. La strategia del Governo di tenere l'ambasciatore al Cairo si fonda proprio sull'azione incessante per ottenere la verità su chi purtroppo non c'è più, come Giulio, e su chi, come Patrick Zaki, c'è ancora e va tutelato e difeso i suoi diritti fondamentali, sollecitando anche un maggiore coinvolgimento dei partner europei e internazionali.