Disabile violentata, in manette operatore sanitario

08 ott 2020
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Violentata durante il lockdown, mentre era ricoverata in una struttura protetta, dove avrebbe dovuto essere assistita per la sua disabilità e invece è stata stuprata da un operatore sanitario della RSA, che adesso è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Enna diretta da Nino Ciavola. La vittima della violenza è anche rimasta incinta. Il trentanovenne adesso deve rispondere del reato di violenza sessuale ai danni di una donna disabile, nel momento stesso in cui era affidata alle sue cure. I fatti risalgono ad aprile. La giovane, che a causa della sua disabilità riesce a comunicare solo con lo sguardo, era ricoverata presso l'Oasi di Troina, una residenza sanitaria assistita che all'epoca era stata dichiarata zona rossa e la stessa vittima era risultata positiva al Covid 19. Il suo aguzzino, però, l'avrebbe violentata lo stesso, forse più di una volta. A fare scattare le indagini, lo scorso settembre, l'avvocato della famiglia della vittima, che ha presentato una denuncia alla magistratura. Subito sono partiti gli accertamenti della polizia. Nel giro di poco tempo gli investigatori hanno ristretto il cerchio e individuato quello che secondo loro poteva essere stato l'autore della violenza. Fermato ieri sera l'uomo, interrogato dai Sostituti Procuratori Stefania Leone e Orazio Longo, dopo diverse ore ha confessato il reato ed è stato trasferito in carcere in attesa dell'udienza di convalida. I vertici dell'Oasi di Troina, intanto, hanno fatto sapere che in caso di processo si costituiranno parte civile.

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