massa totale potenzialmente è stimata in circa 700000 metri cubi che rischiano di sgretolarsi. Le condizioni meteorologiche hanno permesso ai geologi della provincia di Trento e della SAT, la Società Alpinisti Tridentini, un nuovo sopralluogo dopo il doppio distaccamento di questi ultimi giorni. La massa della frana è di 36 metri cubi circa. Il materiale non avrebbe raggiunto sentieri e vie ferrate, che rimangono però chiusi per pericolo di nuovi distacchi. Eppure alcune persone sono state individuate nel sentiero Benini, una nota via ferrata, luoghi ora proibiti e molto pericolosi, non lontani dalla rinomata Madonna di Campiglio. Le autorità della provincia raccomandano di non avventurarsi nei territori vietati, in condizioni di instabilità meteorologica e morfologica, assumere comportamenti poco prudenti, avvertono i geologi della SAT, può esporre a rischio elevato anche i soccorritori. Nelle scorse ore sulle cime è caduta la neve. Si temono variazioni repentine del clima, lo scioglimento del permafrost, il terreno ghiacciato che tiene salda la roccia, è considerato all'origine di questi crolli insieme agli sbalzi della temperatura e alle piogge in quota. Nei prossimi giorni continueranno monitoraggi più dettagliati, oltre che per calcolare i volumi crollati per valutare possibili dinamismi. Benetti Sky TG 24. .























