Bergoglio ha incentrato l'Omelia su Cristo che, dopo essere stato accolto trionfalmente con rami di Palma al suo ingresso a Gerusalemme, viene poi abbandonato e muore in croce. E tanti sono i Cristi abbandonati di oggi, come ricorda, il clochard tedesco morto ai margini di Piazza San Pietro, sotto il colonnato, solo poche settimane fa. E Francesco dice anche io ho bisogno della carezza di Gesù. "Oggi, cari fratelli e sorelle, sono tanti i “Cristi abbandonati”. Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a sé stessi; ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo; ci sono migranti che non sono più volti ma numeri; ci sono detenuti rifiutati, persone catalogate come problema. Tanti hanno bisogno della nostra vicinanza, tanti abbandonati. Anch’io ho bisogno che Gesù mi accarezzi e si avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli". All'Angelus ringrazia per le preghiere e la vicinanza dimostratagli durante questi giorni in ospedale e chiede ancora una volta di intensificare gli aiuti umanitari all'Ucraina. E al termine della Messe il Papa esce dai confini territoriali del Vaticano per entrare in papamobile sul territorio italiano, girare tra i tanti fedeli che hanno partecipato a questa Domenica delle Palme. I fedeli applaudono, salutano questo Papa uscito dall'ospedale in maniera sorprendentemente buona per un uomo di 86 anni che ha avuto un ricovero improvviso. E però, come ci ha raccontato, non ha avuto paura e quindi è andato tutto bene e presiederà tutti i riti della Pasqua proprio come quello la Domenica delle Palme.