Vizio del gioco, la furia omicida scatenata per un gratta e vinci. Ciò che la Procura di Varese considera futili motivi, sarebbero all'origine dell'omicidio di Mariella Chiari, ottantun anni, uccisa dal marito Renato Bianchi di 78, nel salotto della loro casa di Mesenzana, un paese di 1200 abitanti, dove la coppia si era trasferita da alcuni anni per stare vicino alla figlia, che vive al piano di sotto con marito e tre ragazzi. Ed è proprio nell'appartamento della figlia che l'uomo si presenta dopo aver colpito con più fendenti la moglie. con un coltello da cucina lasciato sul corpo della vittima. Sono circa le 16 quando arrivano i soccorsi. Secondo quanto comunica la Procura l'uomo durante l'interrogatorio è apparso in condizione di marcata fragilità psicologica, rendendo al magistrato in alcuni passaggi dichiarazioni frammentarie e carenti di coerenza logica. Per scongiurare gesti autolesionistici, spiega la Procura, è stato portato al carcere di San Vittore, ritenuto più attrezzato. Gli inquirenti chiariscono anche che in passato non sarebbero emerse situazioni critiche nella coppia. Tali da motivare il gesto efferato. Nei prossimi giorni il corpo della donna sarà sottoposto ad autopsia. Un altro fatto di sangue aveva coinvolto la stessa famiglia in passato, il padre del genero di Bianchi, l'ex finanziere Mario Camboni, uccise la figlia nel 2011, e nella stessa via in cui la signora Bianchi è stata uccisa, c'è stato un altro delitto in famiglia nel 2022, quando Andrea Rossin ha ucciso i due figli di 7 e 13 anni. .























