Due anni difficili per tutti. Anni di incontri in streaming e di eventi sottotono. Adesso si ricomincia. È l'auspicio degli organizzatori della Primavera del Prosecco superiore, rassegna enogastronomica tra le principali in Italia, arrivata alla 27sima edizione. "Non si vende soltanto un prodotto che è il Prosecco superiore, ma la possibilità di visitare un territorio a 360 gradi con le sue bellezze anche culturali e naturali". 17 tappe fino a luglio per un itinerario composito gastronomia, arte, storia, sport e cultura. Un'edizione speciale che è anche l'occasione per festeggiare la nomina a patrimonio UNESCO delle Colline del Prosecco. "Questo è un plus, come si dice in più, notevole per noi che quindi siamo ancora più come volontari impegnati a far conoscere questo nostro territorio che oggi è riconosciuto, non solo da noi, come il più bello o tra i più belli del mondo ma anche del mondo intero". 300mila in media le presenze nell'era pre Covid, i numeri che oggi si spera di eguagliare almeno grazie al lavoro fatto negli ultimi due anni. "Abbiamo lavorato negli asset della sostenibilità nel nostro territorio che per noi sono importantissimi. In questi giorni è uscito il nuovo protocollo di gestione sostenibile del vigneto, il nostro protocollo vitivinicolo che ha nuove regole per condurre la nostra viticoltura in maniera sempre più legata all'ambiente e in equilibrio". Una scelta di sostenibilità, una combinazione di sapienza antica innovazione e il risultato è che il vino italiano nel suo complesso, dopo un 2021 da record nel primo mese del 2022 ha visto ulteriormente crescere le esportazioni del 22% sul gennaio precedente.























