Dopo Trapani Locri. Come in Sicilia anche in Calabria si scopre, dal quotidiano "Il Domani", che una Procura, quella locrese appunto, intercettava giornalisti, avvocati e magistrati solo perchè in contatto con indagati. In questo caso l'ex Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, a processo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. 33 i cronisti finiti nelle carte dell'inchiesta appartenenti a diverse testate nazionali locali. I loro nomi, numeri di telefono e indirizzi sono così diventati pubblici, come già per i colleghi intercettati a Trapani in un'indagine sulle ONG. Ma soprattutto le loro conversazioni, non rilevanti ai fini dell'inchiesta, sono state pubblicate a scapito del loro rapporto con le fonti. Ma, non solo, la Guardia di Finanza avrebbe registrato perfino gli incontri di Lucano con l'Avvocato e le telefonate con Magistrati di sua conoscenza. Da più parti si solleva dunque anche stavolta l'indignazione di Associazioni, Sindacati e Parlamentari. I deputati del PD hanno depositato un'interrogazione al Ministro della Giustizia Cartabbia per chiederle se non intenda avviare anche a Locri un'ispezione come quella di Trapani. Richiesta che arriva anche dall'FNSI, il Sindacato dei Giornalisti, con il Segretario Raffaele Lorusso che parla di vicenda inquietante "È inaccettabile" dice "Sì attenta al diritto alla riservatezza delle fonti indispensabile per l'esercizio del diritto di cronaca e per garantire il diritto all'informazione".