Le operazioni di ricerca durate oltre 24 ore lungo le sponde del fiume Piave si sono concluse nel più terribile dei modi. I corpi senza vita della 45enne Susanna Recchia e della figlia Mia sono stati individuati dai soccorritori su un isolotto di rocce e detriti, lungo il corso del fiume in località Covolo del Piave, nel trevigiano. Madre e figlia erano abbracciate, un legame profondo quello tra Susanna e la piccola Mia di soli tre anni, una bambina con problemi di salute che nel tempo avevano reso tutto più difficile per la 45enne, costretta a lasciare il lavoro che amava presso uno studio dentistico della provincia di Treviso. Problemi che l'avevano costretta ad un impegno costante, cui aveva dedicato ogni sua energia. Forse troppo per una sola persona già segnata da due dolorose separazioni. La donna, madre di altri tre figli avuti dal primo marito, ha lasciato una lettera al padre di Mia in cui annunciava la sua volontà di togliersi la vita. La procura di Treviso ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio-suicidio.