Maria Russ tra poco avrebbe compiuto 55 anni, la figlia mi mostra le foto mentre fuori dalla casa di Vicolo Avenia, dove la madre viveva, attende dai carabinieri di sapere cos'è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì, perché la mamma è stata uccisa e il corpo poi dato alle fiamme. Ha visto la madre per l'ultima volta mercoledì. "Era pomeriggio verso le 16-16:30 l'ho portata a ... per andare al bancomat". "Era serena?" "Certo". Gli uomini della scientifica eseguono i rilievi nell'appartamento, in cerca di risposte e la scena si ripete a 200 metri di distanza perché c'è un altro omicidio su cui far luce, quello di Delia Zarnescu, rumena che come la connazionale Maria Russ, viveva da anni a Naro, comune di 7000 abitanti a 600 metri dell'altezza e a 30 km da Agrigento. Uccisa a coltellate con una ferocia inaudita, dicono gli inquirenti coordinati dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, il corpo era in una pozza di sangue, la casa a soqquadro. "Sono situazioni che una non riesce a capire come possano succedere certe cose". Alcuni connazionali delle vittime vengono sentiti per diverse ore in caserma, in serata un cittadino romeno di 24 anni viene scritto nel registro degli indagati, deve rispondere di duplice omicidio e vilipendio di cadavere.