Due papà per due figli, storica sentenza a Trento

Un papà, un altro papà e due bambini, un maschietto e una femminuccia. Si sentivano tutti già una famiglia da sei anni, dal giorno in cui i due gemelli sono venuti alla luce ad Ottawa, in Canada, da una madre surrogata, ma le venti pagine della sentenza della Corte d’appello di Trento ora lo stabiliscono per legge e allora i sentimenti di questa famiglia si cristallizzano in un nuovo diritto, che naturalmente divide pensieri, opinioni coscienze, persino i giuristi. I due piccoli hanno due papà, anche se uno dei due non è biologico, perché il legame biologico, sostengono i giudici, non è tutto. È scritto nella sentenza: la incontroversa insussistenza di legame genetico tra i due minori e il padre non biologico non rappresenta un ostacolo al riconoscimento del rapporto di filiazione accertato dal giudice. Un linguaggio non semplice per dire, in un ordinamento come quello italiano, in cui non c’è una legge su questo, che si può essere genitori anche senza un legame di sangue, piuttosto attraverso un amore che va al di sopra dei geni. Alla gioia dei due papà quarantenni, sostenuti in questi sei anni da un avvocato battagliero, si è unita quella di Nichi Vendola, l’ex governatore della Puglia, che ha da poco festeggiato il primo anno di vita del bimbo nato in California dal seme del suo compagno e da una madre surrogata. “Lo amo alla follia, ma per lo Stato non è ancora mio figlio” ha commentato Vendola che vede l’ordinanza di Trento come una finestra sulla vita. A tanta speranza si oppone la schiera nutrita dei contrari. “Con la duplicazione della stessa figura si impoverisce il minore”. “Pagheranno i più piccoli questo aggiramento da parte dei giudici dei divieti fondamentali”. “Con questa decisione azzardata si forza la Costituzione”. Questi i commenti più duri alla sentenza di Trento. Di verso opposto il commento della senatrice del Pd, Monica Cirinnà, madrina della legge 76/2016 sulle unioni civili, che prevede la possibilità per una coppia omosessuale di adozione in casi particolari: “I giudici hanno difeso la genitorialità, superando un Parlamento medievale”, ha detto.