in 133 anni, nemmeno la guerra aveva tenuto "La Gazzetta del Mezzogiorno", lontana dalle edicole. C'è riuscita una crisi, lunga e complessa, iniziata con un sequestro, proseguita con il fallimento e culminata, con la mancata proroga della gestione affittuaria. "Siamo nell'ambito, sicuramente, della libertà di un imprenditore, però questa libertà, diciamo, andava esercitata, avendo a cuore e tenendo presente, quelle che sono anche i lavoratori, la storia del giornale e anche la comunità dei lettori, l'opinione pubblica di Puglia e Basilicata". Essi, sono un arrivederci, ma pieno di incognite, quello che i 144 lavoratori della Gazzetta, hanno voluto dare ai loro lettori. Sullo sfondo, ci sono le due offerte di acquisizione che dovranno essere valutate dal comitato dei creditori, ma sarebbe importante poterci arrivare, col giornale di nuovo in edicola. "... noi, auspichiamo che le istituzioni, quindi il tribunale, le curatele che detengono, appunto, testata e redazione, possono immaginare un iter straordinario per mandare, provvisoriamente, al più presto, il nostro quotidiano nelle edicole, perché Puglia e Basilicata, in questo momento, hanno il Diritto Costituzionale all'Informazione, mutilato della mancanza della Gazzetta del Mezzogiorno". Una soluzione ponte insomma, per la quale, ci sarebbe già la disponibilità di diversi imprenditori locali, pronti a far uscire gratuitamente il giornale.