Servirà il consenso dei genitori, come alle superiori. Cade il divieto dell'educazione sessuale per le scuole medie. Il dietrofront rispetto al testo del disegno di legge approvato in Commissione arriva dalla Lega con un emendamento depositato alla Camera. I genitori dovranno sapere in anticipo quali temi saranno trattati e i materiali distribuiti. Solo così l'educazione sessuale potrà entrare nelle classi. Resta il divieto per la scuola dell'infanzia ed elementare. Il nuovo emendamento, a firma Giorgia Latini, punta secondo il relatore, il leghista Rossano Sasso, a fare chiarezza. Non siamo quelli che vogliono vietare che in classe si parli di affetto e rispetto spiega si è optato per una modifica normativa alla luce della strumentalizzazione in atto. Quello che vietiamo sono le distorsioni ideologiche care alla sinistra. Un tema molto caldo e mette d'accordo tutto il campo largo che promette battaglia è irricevibile attacca Irene Manzi, capogruppo Pd in Commissione Cultura alla Camera. Alla fine la destra è stata costretta a tornare indietro. Una vittoria del buonsenso della scuola e della libertà educativa, oscurantista e puramente ideologica che nega le evidenze scientifiche secondo Elisabetta Piccolotti di AVS, lo chiamano Patto educativo, ma in realtà è solo censura, afferma la deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Scari. Intanto, mentre le opposizioni affilano le armi a spingere per il consenso informato, sono gli esponenti ultraconservatori di Pro Vita & Famiglia, che hanno consegnato 50mila firme alla Camera. .























