Ombrelli o ventagli, dal caldo torrido di questi giorni ci si difende in ogni modo. Dal Po, ai minimi storici con una portata calata del 73% rispetto alla soglia media del periodo, emergono rigogliose alghe, testimoni di una siccità moderata e di temperature che appartengono, o meglio appartenevano, ad altre latitudini. Sul Nord-Ovest, e sul Piemonte in particolare, bollino rosso e arancione in tutte le città. Livello 3, il massimo in una scala che va da 0 a 3, appunto: indica temperature elevate che persistono per più giorni consecutivi. Condizione di emergenza per ondate di calore, con possibili effetti negativi sulla salute anche di persone sane e attive. "È Senza dubbio un'ondata di caldo importante quella che stiamo vivendo, non è da record come lo fu, ad esempio, le ondate di caldo dell'agosto 2003, quando in molte località piemontesi superammo i 42 gradi. In questo caso ci siamo attestati attorno ai 37-38, ma è una ondata di caldo lunga. Siamo al settimo giorno oggi". 30 gradi raggiunti anche in montagna, addirittura a quota 1.600 metri. E a rendere la situazione più complessa sono le cosiddette notti tropicali. "La definizione di notte tropicale è la notte che ha una temperatura minima superiore ai 20 gradi. Questa notte, a Torino, ad esempio, abbiamo registrato 27 gradi, quindi una temperatura molto importante, ma anche nei giorni successivi, addirittura a quote attorno ai 1.000 metri, la temperatura notturna non è scesa sotto i 20 gradi. Quindi notti tropicali assolutamente anche nella media montagna. Questo caldo ci accompagnerà, purtroppo, ancora per il fine settimana. Sabato e domenica ci aspettiamo ancora del caldo simile a questi giorni. Soltanto dall'inizio della prossima settimana il regime meteorologico cambierà, con precipitazioni un po' più diffuse e anche un po' più di frescura". .























