Dopo 44 anni esistono ancora i prefabbricati del terremoto in Irpinia del 1980, non più occupati dai terremotati ma da persone che erano senza casa e che negli anni si sono stabilite lì per necessità. Nei bipiani di Ponticelli vivono più di 80 nuclei familiari, in questi che dovevano essere dei moduli temporanei e invece sono passati trent'anni. A raccontarci la storia dei bipiani è Patrizio Gragnano da anni impegnato su questo fronte, oggi è consigliere della municipalità. "380 persone, 85 nuclei familiari che vivono in questo loculi d'amianto ad est della città." Nei bipiani ci sono famiglie napoletane originarie dell'Africa e originarie dell'Albania che nel tempo si sono integrate tra loro. "Dopo 25 anni riusciamo a dare il diritto alla casa non solo in base ai requisiti ma in base alla residenza, a prescindere dalla provenienza." La svolta che in tanti aspettano sono le nuove case che fanno parte del progetto di riqualificazione di questa zona con fondi del PNRR. Dopo intoppi e ritardi è partito da qualche giorno il cantiere e bisogna fare presto, c'è chi aspetta da trent'anni e più una casa vera, come la signora Cira, vedova con 10 figli, otto dei quali in casa con lei. "Per avere i voti, per avere questo, per avere quell'altro ci davano anche le chiavi, finte però, ma le case non ci stavano." "In che senso le chiavi finte?" "Che facevano finta che ... ti portiamo le chiavi della casa ma la casa non ci stava ..." Gli abitanti per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione dell'emergenza abitativa da tre anni partecipano a uno spettacolo con attori e registi professionisti. "Un grande omaggio a questo grande desiderio di attraversare lo spazio fisico dei bipiani verso le case nuove, la faccenda politica che da tanti tanti anni riguarda le persone che abitano questo luogo.".