La signora Rossana si deve svegliare in piena notte un giorno alla settimana per poter far partire la lavatrice e riempire bottiglie e bidoni per poter andare avanti una settimana intera. "Quelle poche volte che arriva l'acqua si deve anche conservare nelle bottiglie e nei bidoni perché non si sa mai?" "La utilizziamo per lavare le verdure, quelle poche che possiamo comprare, perché altrimenti uso quelli surgelati o per sciacquare qualche piccola maglietta o qualche indumento intimo che non può arrivare ai sei giorni. Perché non è che abbiamo tutta questa biancheria a disposizione. Quindi dobbiamo organizzarci, ecco". "L'acqua non viene sprecata perché quella che viene utilizzata, per esempio, per lavare per terra, poi viene utilizzata per gli scarichi". "Per il bagno. La doccia la facciamo che l'acqua va nella bacinella. L'altra notte io l'ho fatta. Sia io che mia figlia abbiamo lavato il pavimento, altrimenti la utilizziamo lì nella vaschetta e poi o per il bagno o per il pavimento". A Enna la situazione è diventata insostenibile. L'invaso Fanaco è al limite della capienza e se non dovesse piovere a gennaio la situazione potrebbe diventare ancora più grave. "È una situazione insostenibile, perché l'acqua arriva di notte, arriva ogni sei giorni e arriva con colori indescrivibili. Alcune volte chiare, alcune volte gialla. Abbiamo dimostrato, e si vedrà poi in seguito, che l'acqua è un bene indispensabile per l'umanità. Non parlo solo per i cittadini di Enna, ma per tutti quelli che stiamo subendo questo grave problema. Abbiamo chiesto aiuto a chi di dovere, abbia avuto delle risposte che fin quando l'acqua c'è sarà così. E dobbiamo affidarci a chi? Perché non hanno provveduto subito agli scavi dei pozzi? Perché siamo arrivati a questo punto? E le risposte che ci danno, non ci convincono. Perché non possiamo pregare il buon Dio. Siamo di fronte a una desertificazione della Sicilia. Ma che dobbiamo fare? In Arabia Saudita hanno l'acqua e noi in Sicilia no. Enna era la città dei laghi. L'acqua era dappertutto. Non lo sappiamo. Siamo solo disperati". Un turno di erogazione ogni sei giorni è già di per sé una situazione insostenibile. Se però tutto questo viene associato ad un costo dell'acqua esorbitante allora diventa un paradosso. Ad Enna infatti l'acqua costa 5 euro al metro cubo. La media nazionale è di 2 euro. "Siamo arrivati a questo punto, al prescindere dalla carenza di acqua e dalla siccità o dai fenomeni di mutamento climatico, ci siamo arrivati perché per tempo non si è pensato, quando si poteva provvedere, specie in un territorio come il nostro che è pieno di acqua. Il paradosso è che noi paghiamo l'acqua più cara d'Italia. Ma almeno l'avessimo tutti i giorni, come era prima". Oltre al Fanaco, la cartina tornasole dell'emergenza siccità è rappresentata dal lago di Pergusa. Era, fino a poco tempo fa, un luogo dove nidificavano aironi e fenicotteri, adesso, invece, è poco più di una pozzanghera.