il Salento brucia ancora, ma il peggio, almeno per il momento, sembra essere passato. In mattinata i Vigili del Fuoco erano ancora impegnati a spegnere gli ultimi focolai degli incendi che nel pomeriggio precedente avevano seminato il panico tra i villeggianti di San Cataldo, località marittima a pochi minuti da Lecce. Sospinte da un fortissimo vento di scirocco, le fiamme qui hanno divorato ettari di pineta, lambendo ville e spiagge, e tenendo impegnati per ore, oltre ai Vigili del Fuoco, operatori dell'ARIF, Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale e volontari. "Situazione al momento sotto controllo, possiamo dirlo?" "Assolutamente si, anche perché in questo caso siamo già sul posto. Abbiamo allestito un posto di comando avanzato proprio per evitare alla popolazione di dover comporre il 115 e far rispondere la Centrale Operativa di Lecce e quindi le persone possono venire qui direttamente a porre le loro problematiche o ad avvertirci di qualche principio di incendio." Notevoli e in fase di quantificazione i danni. Ancora da accertare invece le cause degli incendi, alcuni dei quali potrebbero avere avuto natura dolosa. "Concentrandosi sull'attività operativa, diventa difficile poter stabilire le cause. Certo che le temperature di ieri e il vento non ci hanno aiutato. Bastava una piccola favilla per innescare incendi a decine e decine di metri di distanza. Quindi, diciamo, è abbastanza violento quello di ieri di incendio." "Quindi l'ipotesi del dolo al momento è da verificare?" "È tutto da verificare. Oggi stiamo ancora lavorando sulla sicurezza delle persone.".