Sfilano i bus turistici e gli scuolabus, le mamme danno vita al flash mob, ci sono i fotografi, videomaker, dilettanti e le scuole calcio, i tassisti. Sono alcune delle categorie scese in piazza a Napoli per protestare contro le misure imposte dal governo. Vogliamo aiuti concreti è la risposta comune, nel tardo pomeriggio un corteo di tassisti ha raggiunto il Palazzo della giunta regionale, li ha scandito diversi cori, un segnale dicono. Poi sono tornati verso piazza del Plebiscito dove restano i loro taxi parcheggiati, non possiamo accedere agli indennizzi previsti dal Governo, ci spiega il segretario dei tassisti del'UGL. Purtroppo la situazione a Napoli è drammaticamente devastante perché i beneficiari di questo provvedimento, purtroppo, saranno proprio una misera parte, li possiamo quantificare, manco arrivano al 3 %. Siamo una categoria dimenticata lamentano fotografi e videomaker. La nostra perdita è stata quasi al 100% perché anche alla riapertura, siccome i nostri lavori sono programmati, la programmazione praticamente è saltata per tutto l'anno 2020 e restiamo in attesa praticamente di un decreto, di qualcosa che comunque può aiutare la nostra categoria. Avevamo riaperto in sicurezza, ci dice il gestore di una scuola calcio. Abbiamo fatto innumerevoli sforzi economici per seguire tutte le restrizioni e tutti i protocolli, però, purtroppo, dopo aver fatto tutto questo ci ritroviamo di nuovo con la classica serranda chiusa. Proteste che vanno avanti e che sono previste anche per i prossimi giorni. Intanto restano alti i numeri in Campania, 2427 casi di contagio registrati nelle ultime 24 ore, 15030 i tamponi effettuati. Numeri che preoccupano una regione dove il sistema ospedaliero è già sotto pressione.