Una richiesta insolita ma di grande importanza: salvare i libri custoditi negli archivi storici della Romagna, congelandoli. Volumi di grande valore storico che in alcuni casi risalgono al '600 e che rischiano di andare perduti per sempre a causa dell'alluvione. Una richiesta partita immediatamente dal Ministero della Cultura, considerati i danni provocati dalle esondazioni dei fiumi, dalla furia del fango e dell'acqua. Una richiesta di aiuto lanciata in particolare alle aziende di surgelati. A rispondere è stata, tra le altre, anche la Orogel di Cesena. "È evidente che nell'emergenza non potevamo che fare questo. Poi faremo degli accordi nei prossimi giorni per valutare il tempo di giacenza di questi libri e anche la possibilità di intervento. Noi siamo molto interessati a che questo patrimonio venga difeso, valorizzato e rimesso di nuovo a disposizione della cultura romagnola e nazionale." In questi depositi a -25°, saranno conservati fino a quando non si avvierà il recupero. Recupero di cui ancora non si è discusso nel dettaglio. Per ora si è ancora in una fase "uno", una fase di emergenza ed è impossibile fare una stima dei volumi da mettere in salvo. "Si, siamo ancora in una fase di emergenza, quindi di primo recupero, di individuazione dei siti, segnalazioni, sopralluoghi e recupero. Solo nei siti dove ho operato io, parliamo di centinaia di metri lineari di documentazione importantissima sia in termini cronologici, ma anche proprio per la memoria storica delle Comunità." Un lavoro condotto a stretto contatto con i Carabinieri del Nucleo Beni Culturali, coordinato dal Ministero della Cultura con le sovrintendenze regionali e interregionali, supportato dall'aiuto di tanti volontari che operano nei diversi siti storici colpiti duramente dell'alluvione, per salvare un patrimonio inestimabile fatto di libri e documenti storici.