Solo una bozza mai firmata né registrata formalmente con una data timbrata sul frontespizio, 14/11/2000, nero su bianco si legge che l'Avvocato Gianni Agnelli avrebbe voluto cedere la nuda proprietà del 25% della società Dicembre, fulcro della cassaforte di famiglia Exor a suo figlio Edoardo, mantenendo però per sé l'usufrutto. Questa bozza è stata rinvenuta dalla Guardia di Finanza di Torino durante una perquisizione nello studio di Franzo Grande Stevens, avvocato e consigliere della famiglia Agnelli. L'inchiesta a cui lavoravano gli inquirenti, era relativa all'eredità di Gianni Agnelli e Marella Caracciolo con Margherita, la figlia dell'avvocato, contrapposta ai suoi tre figli, John, Lapo e Ginevra Elkann ebbene questa bozza sarebbe dovuta diventare un documento ufficiale qualche settimana dopo, nei primi giorni del 2001, come rivelano altre tre bozze trovate durante la perquisizione. Documenti non formalizzati e perciò senza alcun valore legale, che però mostrerebbero la volontà di Gianni Agnelli di lasciare gran parte del suo patrimonio e di fatto la guida della Fiat al figlio Edoardo, morto suicida il 15/11 del 2000, il giorno dopo rispetto alla data impressa sulla bozza. .























