Ergastolo. La Cassazione ha confermato la sentenza dell'appello bis che ritiene l'infermiera di Piombino Fausta Bonino, colpevole di aver ucciso quattro pazienti. La donna si è sempre proclamata innocente e dopo l'ultima condanna aveva dichiarato che avrebbe scritto al Papa e al Presidente della Repubblica. Un iter giudiziario lungo e complesso, il suo che dura da quasi 10 anni, scanditi da processi, sentenze e verdetti ribaltati. Fausta Bonino all'epoca infermiera all'ospedale Villa Maria di Piombino, viene arrestata il 30 marzo del 2016 con l'accusa di aver ucciso alcuni pazienti in corsia. All'inizio si parla di 15 morti, poi 10. Alla fine la condanna verrà inflitta per quattro decessi. Uomini e donne uccisi fra il settembre del 2014 e del 2015. La donna viene condannata per aver somministrato ai degenti l'Eparina, un farmaco anticoagulante che provoca emorragie anche letali se somministrato in dosi massicce. In primo grado viene condannata all'ergastolo nel 2022 in appello arriva l'assoluzione per non aver commesso i delitti. Poi la Cassazione annulla la sentenza di secondo grado e aggiorna il processo di nuovo in appello. E questa volta i Giudici di Firenze confermano la sentenza pronunciata in primo grado, ovvero l'ergastolo. Ultimo atto quindi e il caso si chiude così definitivamente. .