La spiaggia è scomparsa. Chilometri di battigia divorati dal mare, tra Focene Nord e Fregene Sud. Decine gli stabilimenti balneari colpiti dalle mareggiate che da venerdì spazzano le coste a ovest di Roma, con raffiche di vento oltre i 40 nodi e onde alte 7 metri. “Qui il fenomeno inizia dieci anni fa; un'erosione continua, c'è stata una riduzione della spiaggia, della linea di costa, per circa 80 - 90 metri. Tra l'altro qui ci sono le strutture, dall'altra parte del canale c'erano una serie di dune che sono state completamente spazzate via”. I danni ci sono, è indubbio, e già nelle prossime ore sarà chiesta alla Regione lo stato di calamità, ma non è ancora finita. Le previsioni non sono buone. Negli ultimi due anni 800 mila euro sono stati spesi per provvedimenti evidentemente insufficienti. “Prima dell'estate la Regione ha finito il posizionamento di un geotubo, un serpentone con un diametro di 2,50 metri pieno di sabbia a una profondità... messo a una profondità di mezzo metro, in modo che riemergesse, diciamo, dalla sabbia, però è stato completamente interrato, insabbiato, e quindi ha influito molto poco”. E mentre c'è chi prova a difendersi come può (sacchi di sabbia) e di impedire che il mare penetri sotto le strutture e scavi ancora, sullo stesso litorale, a pochi chilometri, a Focene Nord, la situazione è ben diversa. “Qui alle mie spalle abbiamo gli interventi che sono stati fatti all'incirca una decina d'anni fa, anno più anno meno, però penso che sia palese. Guardate la sabbia. Comunque hanno funzionato, comunque siamo in protezione”.