I Vigili del Fuoco sono ancora all'interno della centrale idroelettrica di Bargi, a una settimana dalla tragedia costata la vita a sette lavoratori, vanno avanti le operazioni per mettere in sicurezza l'impianto. Delicato e complesso l'intervento di tecnici e operai specializzati per bonificare i piani interrati, 40 metri al di sotto del bacino artificiale di Suviana ancora allagati, non bastano le idrovore, l'acqua seppure lentamente continua ad entrare. Le valvole a pressione, una delle cause possibili. Solo quando questa fase sarà superata gli inquirenti e i periti potranno iniziare gli accertamenti. Intanto va avanti l'analisi della documentazione sequestrata dalla Procura di Bologna sui piani per la sicurezza e sui lavori di ammodernamento della centrale, al vaglio i contratti tra Enel Green Power e le aziende che li stavano eseguendo. L'Ausl di Bologna, su delega dei magistrati, ha raccolto la testimonianza dei feriti meno gravi e sta svolgendo indagini attraverso il nucleo dell'Ispettorato del lavoro. "Il nostro è un lavoro di valutazione del contesto in cui è avvenuto l'incidente in modo particolare abbiamo anche un compito di rilevare testimonianze dei primissimi momenti, capire qual è l'organizzazione del lavoro e quali possono essere stati attraverso queste testimonianze anche attraverso osservazione diretta l'elemento che può aver determinato o gli elementi che potrebbero essere alla base dell'evento.".