Prematuro lanciarsi in ricostruzioni di una dinamica che ancora non è stata accertata, ma certo le famiglie delle vittime vogliono sapere cosa sia successo nella centrale idroelettrica, cosa non abbia funzionato. Gli ex dipendenti parlano di attenzione alla sicurezza, il segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri invece di allarmi sollevati. È evidente che si scaverà per capire ed accertare le responsabilità. I dati certi ad ora sono pochi e si ritrovano anche nelle parole dei soccorritori: esplosione ed inondazione, questi i due fenomeni. Ma innestati da cosa? Esplosione al secondo collaudo al piano - 8 sotto il livello dell'acqua. Il piano dove si trovavano le turbine che però non esplodono in quanto sono mosse dall'acqua. Dunque, una delle alternative è che invece ci sia stato un cortocircuito principale indiziato l'alternatore. Per esempio, il danno alla turbina propagandosi attraverso l'albero, potrebbe aver provocato un corto circuito all'alternatore che avrebbe a sua volta innescato l'incendio. Il danno alla turbina avrebbe inoltre provocato la rottura di alcuni tubi per la refrigerazione provocando così l'allagamento dei piani bassi della centrale. Tutte queste sono ipotesi: allagamento che rende ancora più difficile le attività dei vigili del fuoco che lavorano al buio con parte del solaio crollato e con l'acqua alta. Condizioni che ricordano molto quelle del recupero delle vittime della Costa Concordia.