Vigili del fuoco, Polizia scientifica e Carabinieri del nucleo operativo ecologico continuano ad acquisire elementi per integrare l'informativa destinata ai pubblici ministeri di Roma dopo le due deflagrazioni che hanno squassato via dei Gordiani, zona Prenestina, area est della capitale. La prima più contenuta, la seconda violentissima, probabilmente avvenute a causa di un malfunzionamento dell'impianto oppure per un errore umano. Questo dovrà accertare l'inchiesta. In Procura intanto è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi di disastro colposo e lesioni al momento senza indagati. Sequestrata l'intera area ad esplodere il deposito di gas propano liquido all'interno di una stazione di servizio, poco meno di 50 i feriti passanti, ma anche poliziotti, Carabinieri, sanitari del 118, Vigili del Fuoco. "Abbiamo visto la nostra pelle andare a fuoco. Essere sbalzati per diversi metri, vedere il collega dei Vigili del Fuoco, che succede in una frazione di secondo, però credo che questo non me lo toglierò mai dalla testa." Due sono gravi ma stabili, ricoverati al centro grandi ustioni del Sant'Eugenio, la prognosi resta riservata, intanto a oltre 24 ore dall'accaduto la preoccupazione principale è per la qualità dell'aria. Secondo i primi risultati del monitoraggio dell'ARPA, il rogo ha generato un'emissione di sostanze tossiche, diossine. "Trattandosi di una lettura in prima giornata, cioè quando il fumo era ancora generato dalla fiamma, il dato mi porta ad essere moderatamente ottimista. Attendiamo sicuramente i dati di domani, che saranno auspicabilmente molto più confortanti." Dati condivisi con le autorità sanitarie per valutare se pianificare eventuali interventi di bonifica e di tutela della popolazione. ora invitati a tenere chiuse le finestre, spenti i condizionatori possibilmente, non uscire di casa. Un dramma evitato ma annunciato secondo i cittadini. Troppo vicino al centro abitato quel distributore, alle spalle una scuola, accanto a un centro estivo, quanto accaduto, dicono ora in tanti, non è una accanto un centro estivo, quanto accaduto, dicono ora in tanti, non è una fatalità. .