Hanno deciso di mettermi sotto attenzione, di indagarmi. Questa decisione non era basata su prove fisiche, non era basata sulle testimonianze, non era basata su un motivo, non era basata su nient'altro che un'intuizione investigativa. Pensavo di stare aiutando la polizia. In realtà, per cinque giorni sono stata sottoposta ad oltre 50 ore di interrogatorio. Durante la notte e senza un avvocato, in una lingua straniera, che allora parlavo come una bambina. I poliziotti hanno insistito che stavo mentendo. Quando dicevo ancora e ancora, che non sapevo chi avesse ucciso Meredith.