Avvocato, tutti assolti, colpevole Beppe Sala. Se lo aspettava in qualche modo? “No, non me l'aspettavo perché credo ancora ad una giustizia che sia equa e che sia in qualche modo corrispondente ai fatti che deve giudicare. Non ho bisogno di leggere la motivazione per poter dire oggi che questa è una sentenza ingiusta di cui il tribunale, legittimamente, si è assunto la responsabilità. È finito il primo tempo, quindi la partita non è ancora finita. Giocheremo il secondo tempo e sono convinto che questa condanna e questa ingiustizia verrà cancellata”. Ci sono effetti, avvocato, dal punto di vista politico? “Se lei fa riferimento agli effetti che conseguono alla legge Severino, no”. Facevo riferimento prima all'iter dei capi di imputazione che hanno portato poi a questo processo, e lo dicevo, Vittorio, anche perché la storia di questo processo nasce con una richiesta di archiviazione della Procura di Milano in origine. “Sì, nasce addirittura da una Procura di Milano non iscrive la notizia di reato, così rispondendo anche alla valutazione della stessa Guardia di Finanza, che riteneva questa retrodatazione un fatto non penalmente rilevante, ma eventualmente di rilevanza solo sotto il profilo amministrativo. Viene poi riesumata nel dicembre del 2016 dalla Procura generale con, appunto, l'avocazione, e partendo da questo la Procura generale tenta in questi tre anni, per due volte, di imputare a Sala fatti molto più gravi, come l'abuso d'ufficio e la turbativa d'asta, e non ci riesce perché il vaglio giurisdizionale gli dà torto, con richiesta di archiviazione e con una sentenza di proscioglimento confermata dalla Corte d'appello. Rimaneva questa retrodatazione, non c'era nessuna prova che potesse essere ricondotta alla consapevolezza di Sala, alla volontà di doverlo fare. Stiamo parlando di una retrodatazione del 31 Maggio 2012, quindi stiamo parlando di fatti che sono ormai risalenti nel tempo, e anche qui c'è una grande assunzione di responsabilità del sistema, perché un sistema giustizia che arrivi a dare una sentenza di condanna in prossimità... alla scadenza di un periodo così lungo per un fatto che riguarda la gestione di un grande evento, che ha dato lustro, lavoro e ricchezza a questa città, e del cui merito, non va dimenticato, molto deve essere ascritto a Beppe Sala, credo che proprio questa intenzione punitiva del tribunale sia fuori dalla storia, oltre che essere ingiusta”.