Questo è un piccolo testo di Hieronimo Mutio del 1582, è uno dei libri che in questo momento sentiamo come più vicini, si intitola: “Le battaglie”. In questo momento tutti parlano di guerre in corso, forse l'espressione è esagerata, ma che ci sia da battagliare un po' per tutti è indubbio. La passione per i libri diventata lavoro oltre vent'anni fa, il negozio a Padova, a pochi passi dalla basilica del Santo. Una libreria da tempo punto di riferimento per studenti e collezionisti di testi antichi. Il titolare, Cristiano Amedei ha riaperto martedì 5 maggio, dopo quasi due mesi di chiusura. Avevamo la possibilità di aprire già da qualche giorno, ormai da quasi 15 giorni e noi, come molti altri colleghi, abbiamo scelto di non farlo. Ritenevamo che allora, 10-15 giorni, fa non ci fosse ancora le condizioni per poter riaprire in sicurezza, per noi, per il nostro personale, soprattutto per i clienti che frequentano abitualmente la libreria. Perdersi in qualche minuto di lettura, sfogliando le pagine di un testo sarà ancora possibile, certo, ma i libri non possono essere sanificati. Il coronavirus, inevitabilmente, cambierà anche il nostro modo di vivere le librerie. Un dispenser all'ingresso della libreria, uno subito fuori, uno subito all'entrata. Chiediamo alla gente di mantenere quanto più distanziamento possibile, entrano due, tre persone per volta, noi abbiamo una libreria di circa 120 metri quadri. Abbiamo acquistato in questi 15 giorni nuove attrezzature, nuovi scaffali per riporre i libri in maniera più distanziata possibile. Staremo molto attenti, chiediamo la massima collaborazione anche da parte dei nostri clienti perché si possa frequentare la libreria in sicurezze. Come vede il futuro della sua attività, di questa libreria? Mah insomma io non credo molto alla retorica del “andrà tutto bene, ne usciremo migliori”. La situazione è oggettivamente molto complessa. Credo che ci sia bisogno di un cambio di mentalità complessivo, non soltanto da parte del mondo del lavoro, anche da parte di chi frequenta i negozi, ma penso che l'utilizzo delle nuove tecnologie e di tanta buona volontà ci permetterà di poter provare a sfangarla.