Con il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri il calendario delle ripartenze diventa definitivo, ma Regioni e Province autonome potranno anticipare o posticipare le aperture in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei territori. Le linee guida per evitare i contagi di un virus che ancora circola nel nostro Paese partono dalla regola della distanza di un metro tra le persone, dal divieto di assembramenti, dall'uso delle mascherine nei luoghi chiusi e accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto per tutti ma non obbligatorie per i bambini sotto i 6 anni e per i disabili. Per entrare in locali e negozi potrà essere misurata la temperatura, a disposizione prodotti per disinfettare le mani e in molte attività si potrà accedere solo tramite prenotazione con i nominativi che saranno conservati per 14 giorni per facilitare il ritracciamento di potenziali contagiati. In caso di febbre oltre i 37 gradi e mezzo l'obbligo è di rimanere in casa contattando il proprio medico curante. Da oggi, dunque, gli spostamenti all'interno della propria regione saranno liberi e senza autocertificazione. Potremo tornare a rivedere amici e conoscenti, ma niente feste o raduni. Sì a soggiorni nelle seconde case se all'interno dei confini regionali. Si tornerà ad assaporare il caffè del bar o ad andare a cena fuori. Occhio al metro di distanza tra gli avventori al banco o tra le sedute dei tavoli. Personale con mascherina e mascherina anche per i clienti prima e dopo la consumazione, ma niente buffet. Per lo shopping serrande su in negozi e grandi centri commerciali, mascherine e guanti monouso a disposizione per toccare la merce. Per tinte e messa in piega spazi riorganizzati e distanziati, e per i servizi di estetica l'operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. In spiaggia prenotazione, 10 metri quadrati per ogni ombrellone altrimenti lettini distanziati di un metro e mezzo da disinfettare per ogni nuovo bagnante. Anche le spiagge libere saranno sorvegliate per garantire le distanze. Sì ai racchettoni ma no ai giochi di squadra. Ospiti con mascherina anche negli hotel, sanificazione ad ogni cambio e pulizia degli impianti di condizionamento. Ripartono le celebrazioni nelle chiese. Sacerdoti e fedeli con mascherina, posti distanziati e senza scambio della pace. Aperte sinagoghe e templi di altri culti. Le moschee riapriranno dal 25. Restano sospese le attività dei centri benessere e termali, ma palestre e piscine ripartiranno il 25 maggio, tranne anticipi regionali. In vasca almeno 7 metri quadrati di superficie a persona. Distanza di un metro nei musei con ingressi contingentati. Ultimi a riaprire i battenti il 15 giugno cinema e teatri, con mascherine, posti preassegnati e distanziati, 1000 per gli spettacoli all'aperto e 200 per sala. Porte invece ancora chiuse per discoteche, fiere e congressi. E sempre da metà giugno riaprono i centri estivi dedicati ai bambini. Si potrà tornare a manifestare però non in corteo ma in forma statica. Altra data importante è quella del 3 giugno: in vista dell'estate sarà possibile muoversi liberamente da una regione all'altra e si apriranno le frontiere in Europa. Chi entra in Italia non avrà più l'obbligo di quarantena.