Siamo su via d'Azeglio pedonale a pochi passi da Piazza Maggiore, siamo con il signor Giancarlo che è il titolare di questo bar. Il servizio riparte oggi come sta andando e quali sono state, se ce ne sono state, difficoltà? Difficoltà già tutte le mascherine, guanti e tutto quanto. Direi che è andata bene più che altro è stato bello tornare a una vita quasi normale. Il rapporto con la gente, rivedere i propri clienti, rifare il nostro lavoro. Che tipo di servizio potete fare? Possiamo fare l'asporto su ordinazione oppure richiesta all'entrata del locale dove il cliente ordina e noi lo prepariamo poi lo consuma da un’altra parte. Cosa hanno chiesto i clienti? Soprattutto caffetteria, il caffè mi accorgo che è la cosa che fa parte della nostra cultura e che mancava di più agli italiani. Quindi consegnate il caffè. Consegniamo il caffè in un bicchierino da asporto, zucchero e tutto quanto. Cerchiamo di rendere la cosa più normale possibile. C'era incredulità in alcuni? Abbiamo visto qualcuno che vi diceva “Riaprite veramente?”. Sì, molti non ci credevano. Anche perché molte persone dall'11 marzo non bevono caffè quindi erano quasi emozionati. C’era proprio voglia di tornare un pochino alla normalità al rapporto con le persone. Per lei com’è stato? Coma ha trascorso l'ultima notte prima di aprire il servizio? Tesissimo. L’ultima notte tesissimo, mi sono svegliato varie volte, ero un po’ preoccupato, però oggi… Invece sono molto soddisfatto adesso. Sono un po’ preoccupato per il rapporto che si sta creando. Infine come si immagina il futuro della sua attività? Spero non questo, spero di ritornare alla normalità il prima possibile anche perché sono strutture importanti. Abbiamo bisogno di tornare a fare i numeri o perlomeno un lavoro con poche limitazioni come prima. Però questo può essere un primo passo per allenarci. In bocca al lupo e buon lavoro. Grazie molto gentile.