"Ci sono dei temi che non possiamo ignorare perché sono temi che riguardano scienza e tecnologia su cui dobbiamo esprimerci, come cittadini. E a seconda del nostro modo di comportarci e delle decisioni che prendiamo la società, nel suo insieme, prende un orientamento diverso e spesso irreversibile". Nasce per questo il progetto della divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti 'Fatti per capire', realizzato con il Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, che quest'anno celebra il suo settantesimo anniversario. "I musei sono strumenti di comunicazione. Quindi il tema dei ghiacci, come altri temi che sono anche controversi, quantomeno nel tentativo di identificare delle soluzioni, è uno dei temi che probabilmente nell'ambito dell'ambiente noi tratteremo con questo progetto che sta a metà fra il mondo della ricerca, i media e i cittadini, intervistando e chiedendo il parere del mondo scientifico". Capire la scienza e spiegarla. Fornire informazioni che riguardano scienza e tecnologia che siano verificate e affidabili. Consentire a tutti, gente comune e istituzioni, di fare scelte consapevoli su temi controversi, dalle nuove tecnologie all’energia, dalla salute ai cambiamenti climatici. Cosa c’è di meglio dei musei per raccontare in maniera semplice e non semplicistica i temi della scienza? Un po’ quello che dobbiamo fare noi giornalisti. E allora i musei e i giornalisti devono adeguare il loro linguaggio ai temi che sono importanti per la vita della gente. E allora ecco la multimedialità. Facendo attenzione al fatto che multimedialità non vuol dire banalizzare un concetto. "Nessuno si chiede perché c’è bisogno di un giornalista sportivo per spiegare una partita di calcio e non basta sentire il grande campione. Vale lo stesso per la scienza, ci vuole qualcuno che sieda dalla parte degli spettatori, conosca e ami il gioco, ne conosca le regole ma lo sappia raccontare in maniera indipendente. Questo lo facciamo noi che lavoriamo come giornalisti, lo fa anche il museo". Il progetto ha il suo cardine in aggiornamenti regolari via web e sui social su temi controversi. Si inizia dalle auto elettriche. La barra del timone? Scardinare le fake news sui temi scientifici. "Non ci sono solo le totali bufale, diciamo. Ci sono le mezze verità che fanno magari..." "Le interpretazioni?" "Quelle fanno quasi ancora più danno". "Siamo in un momento in cui c'è un repentino cambiamento della società, indotto spesso anche dalla ricerca scientifica che produce risultati nella tecnologia che usiamo tutti. Si parla tanto di realtà aumentata, credo che attraverso questo progetto parliamo anche di consapevolezza aumentata, che è necessaria".