"E che sto a fare? A vedermi condannare? Tanto è già scritto. Te non ti chiami Renzi, sei fortunato." Laura Bovoli si è sbagliata, la giustizia è giustizia per tutti come si è augurata durante le sue dichiarazioni spontanee. La madre di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e il padre Tiziano sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato. "La prestazione è stata svolta, cioè non è stata una prestazione inesistente. Potremmo discutere di congruità o non congruità ma questo non è un tema che attiene alla falsità." E' il giudizio di appello dopo la condanna al primo grado nel processo per due pagamenti del valore complessivo di 200.000 euro, soldi dell'imprenditore Dagostino, per lui è rimasta in piedi la truffa, incassati dalle società riconducibili ai Renzi, dietro studi di fattibilità su progetti commerciali destinati ad un outlet vicino Firenze. Secondo la Procura si trattava di false fatture per coprire un tentativo di avvicinamento a Palazzo Chigi quando Presidente del Consiglio in carica era Matteo Renzi. A lui non ho mai chiesto nulla, ha dichiarato spontaneamente in aula Renzi Senior. Tra quelli che invece chiedevano favori al figlio, ha accusato l'uomo, anche il marito di una PM. Al commento dell'assoluzione anche il tweet del leader di Italia Viva. "Non auguro a nessuno di vivere ciò che hanno dovuto vivere i miei, non si meritavano tanto odio. Ha vinto la Giustizia, ha perso il giustizialismo.".























