Se le indagini dovessero confermare il sospetto degli inquirenti sarebbe il primo femminicidio del 2024. È lunedì sera. Un uomo, ora in stato di fermo per omicidio aggravato, si presenta all'ospedale di Civita Castellana con in auto la moglie priva di vita. Ai medici racconta che il decesso sarebbe avvenuto dopo una caduta in casa provocata da un malore. I due vivono a Sant'Oreste, un paese poco distante. Per la donna oramai è troppo tardi, al personale ospedaliero non resta altro che constatare il decesso. Ma, come da prassi, viene esaminato il corpo della 71enne. Qualcosa non torna. La natura delle lesioni riscontrate insospettisce i medici che allertano immediatamente i Carabinieri. I militari delle compagnie di Civita Castellana e di Bracciano cominciano così ad indagare. Trovano numerosi indizi e rilevano numerose tracce tra cui oggetti sporchi di sangue anche all'interno dell'abitazione della coppia che viene messa sotto sequestro. I sospetti puntano da subito sul marito della vittima. Viene interrogato a lungo finché la Procura di Tivoli, sussistendo il concreto pericolo di fuga dell'uomo, non decide di emettere il decreto di fermo nei suoi confronti. Agli inquirenti non risultano precedenti denunce nei confronti dell'uomo per violenza domestica o altri reati ai danni della donna.