Truffa aggravata anche per altri due casi analoghi. Con questa ipotesi di reato Chiara Ferragni è ora iscritta nel registro degli indagati di Milano non più solo per il caso del pandoro Pink Christmas di Balocco ma anche per quelli delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e della cosiddetta bambola Trudi. Emerge dall'atto con cui la Procura milanese ha sollevato il conflitto sulla competenza a indagare. Conflitto sul quale è chiamato a decidere il PG della Cassazione. I magistrati milanesi potrebbero dunque ritenere che ci sia una continuità tra le presunte truffe. "Una volta individuato il Pubblico Ministero territorialmente competente" è la risposta di Ferragni attraverso gli avvocati "chiariremo al designato magistrato ogni aspetto delle tre vicende". Tre gli episodi diversi per i quali l'influencer dovrà rispondere insieme con i rappresentanti legali delle rispettive società produttrici. Il caso delle uova di Pasqua benefiche sponsorizzate nel 2021 e nel 2022 segue, secondo i PM, uno schema analogo a quello del pandoro Balocco. Non ci sarebbe nessuna correlazione tra le vendite e l'entità della donazione, cosa che Ferragni avrebbe lasciato intendere. La Trudi limited edition venne presentata nel maggio 2019 se possibile in modo anche più esplicito. "Tutti i profitti" si legge nel lancio "andranno a Stomp Out Bullying organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore". Circostanza smentita dalla fondatrice dell'organizzazione no profit. E dopo la sanzione milionaria imposta dall'Antitrust alle società di Chiara Ferragni arriva giovedì in Consiglio dei Ministri una norma annunciata da Giorgia Meloni: "sulla confezione di quello che vendi" dice la Premier "devi specificare a chi vanno le risorse, per cosa vanno e quanta parte viene effettivamente destinato a scopo benefico".