Forse è un po' presto per dare i numeri, come sostiene la Ministra del Turismo Santanchè, ma i segnali qui in Versilia non mancano. "Un po' meno affluenza c'è stata, ma sicuramente anche perché la gente ha ricominciato viaggiare all'estero e il turismo ora si sposta dappertutto". La libertà riconquistata dopo la pandemia porta anche concorrenza, se si esclude il regno fatato di Forte dei Marmi che sa ancora di vodka e dollari, anche quelli incassati dal petrolio, il resto della costa, con il suo target familiare, soffre e punta agli eventi per far rivivere una nuova stagione bussola. "Quello che è venuto un pochino a mancare, e che stiamo cercando di ricreare, è tutta la parte di eventi e manifestazioni che per la Versilia è un appeal importante". Gli operatori stimano un calo del 15%, il problema alla base è che tanti italiani in vacanza proprio non ci vanno. "Ci aspettavamo una stagione trionfale, invece ci troviamo di fronte a una stagione sottotono. Sicuramente non riusciamo neppure a eguagliare la situazione dell'anno scorso, è stato un anno forte di ripresa, e men che mai arrivare ai livelli pre-pandemia del 2019. C'erano tutte le premesse perché la stagione era partita bene con i ponti di primavera, e poi sia per regioni climatiche, ma soprattutto credo che il grande problema sia il carovita, una questione che tocca soprattutto gli italiani. Come Federalberghi, nelle nostre rilevazioni abbiamo visto che il 41% degli italiani non fa vacanze, è un dato fortemente impressionante".