C'è bisogno di finanza ad impatto sociale finanza generativa. Cioè? Cioè investimenti, finanza pubblica e privata, che non guardino solo al rischio e rendimento, ma alla catena del valore sociale e ambientale che producono, possiamo dirlo cosi. Il capitalismo ha vinto nel mondo, capitalismo e globalizzazione, ma dobbiamo trasformarlo. Come? Introducendo la valutazione dell'impatto sociale, ambientale in ogni investimento in ogni scelta, non c'è alternativa a questo, è dentro il cuore dell'economia che deve cominciare a battere questo obiettivo, e ci sono tanti strumenti per farlo, dai social impact bond, adesso non entriamo nel gergo tecnico. Diciamo che tutta la retorica della sostenibilità rischia di rimanere retorica se non plana su strumenti finanziari e su una nuova stagione di investimenti, potremmo dire keynesiani, però che incorporino l'obiettivo intenzionale di generare valore sociale ambientale. La pandemia può aver influito in qualche maniera su un'accelerazione? Io credo che l'uscita, il recovery dalla pandemia deve essere impact led, è proprio questo di cui abbiamo bisogno È un'occasione d'oro per le risorse stanziate. Parliamo dell'Europa. Ma questo vale per tutto il mondo e anche per la ripresa di investimenti finanziari di mercato che devono orientarci in quella direzione. Due numeri: 10 anni fa gli impact investments, cioè gli investimenti di questa natura, raccoglievano circa 50 miliardi di dollari nel mondo. Una goccia nell'oceano delle masse finanziarie investite. Oggi siamo a 700 miliardi. Se dovesse spiegarlo a un bambino che cos'è il social impact, cosa gli direbbe? Intanto direi che oltre alla mano invisibile ci vuole il cuore invisibile nel mercato a cui bisogna dare valore, e secondo direi che ogni scelta anche del bambino che investe un euro in un progetto deve guardare se quel progetto ha un rendimento economico, che rischio porta con sé, e anche che valore sociale e ambientale produce o non produce.