Firenze, 88esima edizione della Mostra dell'Artigianato

Possono derivare da competenze tramandate di generazione in generazione o essere frutto di passioni dirompenti, l'artigianato è sempre e comunque una conseguenza dell'amore. Può essere l'arte la scintilla che tutto fa iniziare. "Parto, più o meno, da quei baveri lì che reperisco tramite vie antiquarie, della fine dell'8 e inizio 900 e praticamente ricreo i design dell'arte tardo Barocca e Liberty. Assemblo in base ai disegni del pizzo dei reali gioielli". A Firenze la Mostra Internazionale dell'Artigianato, 88ª edizione. 530 espositori provenienti da tutta Italia e da 32 Paesi stranieri: tessuti indiani, vetri egiziani e colori africani. "I tessuti da dove arrivano?" "I tessuti dal Senegal. Come vede i tessuti sono tutti diversi". La rassegna prosegue alla Fortezza da Basso fino al primo maggio. Moltissime sono le donne. "Quando ha scelto di fare l'artigiana?" "È una scelta abbastanza recente, circa tre anni fa. Ho deciso di aprire questo cassetto che è la mia passione da davvero, 15 anni ma non avevo ancora avuto il coraggio di aprire per tutta l'incertezza e la paura che ci può essere nell'intraprendere un percorso così, però sono contentissima". Che sia la forgia di un vaso o di uno strumento musicale quello che conta è la creazione. Claudia ha scelto di frequentare una scuola di un maestro artigiano per unire le sue due grandi passioni: la musica e la manualità. "Veniamo in bottega, impariamo come si faceva una volta". "Tornerebbe mai indietro?" "No, assolutamente no".