Saliamo i 560 gradini per raggiungere la Cupola del Duomo di Firenze, un percorso che ogni anno viene fatto da oltre un milione di persone che si dividono tra la Cattedrale, il Campanile di Giotto e il museo. Chi ha coraggio e fiato arriva su a vedere la luce. In quest'ultimo tratto, venerdì sera dopo la chiusura, un frammento di pietra serena si è staccato da un intercapedine interna di uno oblo. Per il monitoraggio, l'Opera del Duomo spende 10 milioni all'anno. Ma la gru da cui si controlla la salute dei marmi non arriva dappertutto. "Noi accediamo soltanto tramite calate che vengono effettuate dai nostri operai. Le calate vengono effettuate normalmente due volte l'anno, nello specifico, le ultime sono state effettuate prima del Covid perché ancora non abbiamo finito tutta l'attività formativa. Una delle ipotesi che è stata fatta dall'Università degli Studi di Firenze e dai nostri tecnici è quella che il materiale possa essere stato investito delle grosse grandinate che ci sono state ultimamente su Firenze e che questo possa aver accelerato il distacco di questa massa pietrosa". Il danno è stato riparato subito, ma il pericolo c'è stato, il pensiero va al turista morto in Santa Croce in situazione analoga e ai dipendenti dell'Opera del Duomo. Vediamo la foto della pietra che non possiamo stare per cautela chiesta dalle stesse lavoratrici. "Se fossero passate qualche secondo prima ma davvero qualche secondo prima, probabilmente il masso o un pezzo del masso che era così grande da farsi in tre pezzi, le avrebbe prese in testa.