Musei, festività e polemiche. In principio furono gli Uffizi chiusi durante il ponte di Ognissanti a provocare il richiamo del Ministro della Cultura Sangiuliano. Il Trend sembra essere inarrestabile. Adesso anche il comune di Firenze ha deciso di aprire Palazzo Vecchio a Natale dal primo pomeriggio e a Capodanno fin dalla mattina con il Museo del Novecento. "È un modo per far trovare la città sempre più accogliente in una fase di grande rilancio per l'economia della nostra città che, anche grazie al turismo, ha superato le previsioni. È vero che si dà un servizio importante ai visitatori, però è anche vero che lavorare a Natale o a Capodanno è comunque un piccolo sacrificio che va premiato dal punto di vista dei salari". La richiesta legittima si scontra con altrettanto legittime rivendicazioni dei dipendenti della REAR, società che gestisce servizi in appalto a livello nazionale. I lavoratori si lamentano dello scarso preavviso dell'apertura straordinaria, ma il problema è anche di un salario considerato inadeguato. "Il contratto multiservizi non solo non prevede dei riposi compensativi per quanto riguarda lo svolgere il lavoro per una giornata di apertura straordinaria, ma l'unica maggiorazione che viene effettuata, viene effettuata su una paga base esigua che abbiamo applicato sul nostro contratto". "Qual è la vostra paga base netta?" "Sono sui 7,50 euro circa". "E al mese più o meno?" "Facciamo molti part-time, quindi si può andare dalle 600, alle 900, i più fortunati 1.100". "Secondo una recente ricerca sul terziario della UILTuCS, i lavoratori del turismo sono tra i nuovi poveri in Italia. Precari, part-time e soprattutto donne.























