Tre valigie, due corpi o quello che ne rimane. A Firenze il giallo gira tutto intorno a questi ritrovamenti. È stata recuperata, infatti, una terza valigia con all'interno resti umani. Questa volta sembra di una donna. La zona però è sempre la stessa, sotto la superstrada Firenze – Pisa – Livorno, in un terreno agricolo che confina con la recinzione perimetrale del carcere di Sollicciano. La settimana scorsa la prima valigia; all'interno, avvolto in un telo, un corpo o, meglio, un tronco saponificato. Il giorno dopo la scoperta di una seconda valigia, a circa 70 metri di distanza dalla prima. Dentro altri resti umani: arti inferiori di una persona e una giacca comunque appartenenti insieme al tronco, secondo i primi accertamenti, alla stessa persona. Dai primi rilievi sembrerebbe che appartenessero ad un uomo sui 40 - 60 anni, morto per una ferita da taglio alla gola. Esteso l'arco temporale a cui sì farebbe risalire la morte dai sei mesi ai due anni. E poi l'ultima valigia, la terza, con i resti del corpo di una donna. Anche in questo caso si ipotizza il lancio dalla superstrada, ma al vaglio ci sono diverse ipotesi. Anche l'esistenza di una quarta valigia, presumibilmente con gli altri resti della donna.