"Basta svendere Firenze". La scritta sui muri della terza città turistica per numero di affitti brevi dopo Roma e Milano che sono enormemente più grandi. Difficile per lavoratori, famiglie e studenti trovare un contratto di locazione. Nelle bacheche delle università sono scomparsi gli annunci e il disagio è insostenibile. "700, anche 800 euro ma per davvero dei monolocali piccolissimi". "Io volevo cercare casa a Firenze però... inaccessibile". La bozza di legge per il riordino del mercato, con il limite di due notti per affitti sulle piattaforme, sembra scontentare tutti, dagli albergatori ai sindacati degli inquilini. "Questa proposta non contiene nessuno strumento utile ad affrontare il problema della residenzialità", dice il sindaco Nardella. "L'unica limitazione di due notti è non sanzionata, non sanzionabile e soprattutto inefficace perché riguarda una minoranza di tipologie". Reclamando la norma Venezia che impedisce di affittare più di 120 giorni all'anno sulle piattaforme, il comune di Firenze prova un nuovo strumento giuridico non retroattivo. "Interveniamo sul piano operativo comunale prevedendo il divieto di utilizzare immobili, appartamenti con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutto il centro storico area UNESCO della città". La seconda misura è di natura fiscale. Per chi ritorna indietro e rimette sul mercato degli affitti lunghi un immobile è previsto l'azzeramento per tre anni del l'IMU sulla seconda casa. Un risparmio di alcune migliaia di euro che non sembra al momento avere ragione su un mercato impazzito.