"Io abito sopra, la mattina ho sentito urla prima delle sette, diciamo. Sono sceso nel pianerottolo un po' prima perché ho visto il sangue a terra. Quindi sono tornato su a chiamare i carabinieri". Sgomento e incredulità. Eleonora Guidi, trentaquattro anni, uccisa in casa durante un litigio dal compagno, Lorenzo Innocenti, tre anni più grande. Sabato mattina l'ha colpita ripetutamente con un coltello. Poi si è gettato dal terrazzo al secondo piano di questa palazzina di loro proprietà a Rufina, vicino a Firenze. È ricoverato in prognosi riservata. "Sul pianerottolo ho visto tutta la scena, non ho visto la scena, però ho visto insomma, il babbo teneva il figlio stretto per non farlo scappare. Poi lui è venuto nella mia terrazza e si è buttato di sotto". Lei, impiegata, lui architetto, erano diventati da poco genitori. "Litigi normali, da da coppie, da famiglia, insomma, ma normale, nulla di importante". "Che persona era?" "Taciturno, un po' ombroso. Lei una ragazza tranquilla, bambino da solo, due anni e mezzo". Persone riservate, conosciute da tutti dice il Sindaco. "Li conoscevo. È stata una tragedia inaspettata per tutti. Ragazzi tranquilli, sereni, sempre insieme. Niente lasciava presagire quello che è successo". Davanti alla casa. In molti portano un fiore, soprattutto donne. "Le parole sono superflue. Tanto dolore. .