Sgominata la rete del re del narcotraffico Raffaele Imperiale arrestato ed estradato recentemente a Dubai, il narcos dei Van Gogh rubati. Ne possedeva due trafugati al museo di Amsterdam. Nonché il perno dell'organizzazione che funzionava da grande distribuzione della droga. Guardia di Finanza e Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito 28 misure cautelari per il maxi traffico di droga e riciclaggio al termine dell'inchiesta della procura partenopea. Import-export di cocaina da Napoli in Italia, e non solo, da e verso altri Paesi stranieri. "Aveva contatti che partivano dal Sudamerica, arrivavano in Europa, ma arrivano anche in Africa. Quindi parliamo di un sistema complesso, un sistema che era in grado di movimentare svariati quantitativi di droga, parliamo di tonnellate, solo in un anno parliamo di movimentazione per oltre 7 tonnellate, e di rifornire anche gruppi criminali non sono napoletani ma anche e soprattutto di altre consorterie criminali anche calabresi". L'organizzazione anche attraverso il suo luogotenente Bruno Carbone, altro broker appena estradato, collaborava con una fitta rete di complici e con la Ndrangheta. La droga transitava occultata in container che raggiungevano i principali porti europei. "Abbiamo anche accertato in taluni casi che lo stupefacente veniva esportato verso anche altri continenti, addirittura verso l'Australia. Imperiale grazie alla sua rete è riuscito per decenni a imporsi quale unico, quantomeno il più grande, fornitore di cocaina nel territorio napoletano".























