Prosegue l'indagine epidemiologica su Fiumicino, con riferimento al piccolo focolaio di coronavirus nato all'interno di un bistrot cittadino da un ragazzo bengalese, impiegato come lavapiatti. Dagli 8 contagiati rilevati inizialmente si è passati a 12, un numero comunque fortunatamente bassissimo, considerati i 1300 tamponi eseguiti. Peraltro di queste 12 persone solo una è un cliente del locale, asintomatico. Tutti gli altri sono comunque legati all'attività del ristorante o al primo contagiato. I due titolari, altri due dipendenti, due coinquilini dell'uomo e alcuni suoi familiari. Un fenomeno dunque molto circoscritto, sottolinea il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, invitando chiunque abbia voglia di frequentare spiagge e attività sul territorio a farlo in tranquillità. Il rispetto dei protocolli di prevenzione viene infatti regolarmente verificato da volontari e polizia locale e anche nel caso del bistrot Indispensa le regole sono state seguite attentamente come fanno sapere i legali dei proprietari. Sono stati tenuti correttamente i registri della temperatura dei dipendenti e soprattutto della presenza dei clienti, tanto da poter fornire alle autorità sanitarie un elenco di 700 nomi di persone che avevano frequentato il locale nei giorni precedenti. Fondamentale per i ristoratori resta infatti la raccolta del numero di telefono di almeno un avventore per tavolo, così da poter ricostruire i contatti in caso di contagio.