Le immagini terribili non lasciano spazio a dubbi e raccontano quel che accadeva nel reparto femminile di Psichiatria di lungodegenza del Don Uva, struttura socio-sanitaria riabilitativa di Foggia. Dalla scorsa estate, quando sono partite le indagini, i Carabinieri del Comando provinciale supportati dai colleghi del gruppo Tutela Salute di Napoli hanno documentato gli abusi e le violenze di cui sarebbero state vittime 25 degenti di età compresa tra i 40 e i 60 anni. "Percosse, ingiurie, pesanti minacce, anche a sfondo sessuale, violazione della corporeità sessuale, limitazione della libertà personale, che in alcuni casi è consistita nel legare le pazienti alle sedie, ai letti, e addirittura rinchiuderle all'interno di alcune stanze." "Uno scenario inquietante" lo definisce il Gip che ha ordinato l'arresto di 15 persone, 7 in carcere e 8 ai domiciliari tra infermieri, operatori socio-sanitari, educatrici professionali e ausiliari, disponendo per altre 15 il divieto di dimora presso la struttura e di avvicinamento alle persone offese. Non sono indagati invece i vertici del Don Uva che garantiscono massima collaborazione agli investigatori e hanno già sospeso i dipendenti coinvolti. 19 gli episodi di maltrattamenti contestati ma vi sono anche 13 sequestri di persona e due violenze sessuali, una compiuta da un paziente psichiatrico ospite della struttura indotto da un operatore. Ad alcuni degli indagati viene contestato anche il favoreggiamento personale, venuti a conoscenza dell'inchiesta avrebbero cercato, senza trovarle, le telecamere e le microspie installate dai Carabinieri.