Quel braciere lasciato acceso per cercare di mitigare il gelo che nella notte, e non solo, si impossessa di queste baracche di cartone si è trasformato in una trappola mortale per una giovane coppia di migranti africani. Intossicati dalle esalazioni di monossido di carbonio, sono morti nel sonno. Storditi ma vivi, altri due occupanti della baracca soccorsi dai medici del 118 allertati dagli altri abitanti del Ghetto. Siamo a Borgo Mezzanone nel più grande degli insediamenti spontanei disseminati nelle campagne del foggiano; attualmente vi vivono un migliaio di migranti, ma durante la stagione dei raccolti, la popolazione arriva a triplicarsi. Più che vivere, in queste baracche sprovviste di tutto, si prova a sopravvivere e le tragedie purtroppo non si contano. Proprio qui, due nigeriani erano morti in circostanze analoghe nel novembre del 2019. Tanti poi, i roghi provocati da bracieri e stufe. A Stornara nel dicembre del 2021 le fiamme divampate in una baracca hanno ucciso due fratellini di 2 e 4 anni. Eppure, i ghetti del foggiano, insediamenti indegni di un paese civile, restano sempre lì ad alimentare la piaga del caporalato che d'estate continua a dettare legge in queste campagne.