Instabilità internazionale e conseguenze economiche della pandemia, un binomio letale, che secondo il rapporto sanità, promosso dalla Fondazione Ambrosetti, avrà una ricaduta pesantissima sullo stato di salute della popolazione, quantificabile a livello globale in 2,1 anni di vita persi. "Investire in sanità vuol dire investire non solo in salute ma anche in benessere sociale ed economico". Secondo il rapporto, a livello europeo l'Italia registra il più alto divario tra gli impatti negativi di potenziali eventi avversi, pandemie comprese, e gli investimenti necessari a prevenirli. La spesa in Ricerca e Sviluppo si attesta ad appena l'1,53% del PIL nel 2020, contro una media europea del 2,31%. Risorse che necessitano di essere incrementate, a partire da un settore cruciale come quello dei vaccini. "In un bellissimo articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, quindi sulla più autorevole delle riviste di Medicina, è stato stimato che nel solo 2021, hanno salvato 20 milioni di vite nel mondo". Il SARS-CoV-2 è stato, insomma, domato grazie ad uno sforzo internazionale in campo farmaceutico senza precedenti, ed ora anche la variante Cerberus sembra avere un impatto inferiore a quanto inizialmente temuto. "I segnali che abbiamo sono al momento tutt'altro che inquietanti, vanno nella direzione appunto, di una situazione sotto controllo".























