Cibo, agricoltura, alimentazione e scienza protagoniste per i tre giorni del Food and Science Festival, di incontri, dibattiti, pane, laboratori nelle strade e nelle piazze del centro di Mantova. Una sesta edizione che guarda all'innovazione, ma fa i conti con il caro energia: dai fertilizzanti all'agricoltura fino alla produzione. Costi alle stelle ma anche siccità e mercati incerti; cosa rischia l'agricoltura? "Sembra la tempesta perfetta, rischia veramente una debacle produttiva. E questa sarebbe drammatica. Io credo che l'esempio di quello che è successo nell'energia lo rischiamo anche sulla produzione agricola, sulla produzione del cibo". Le aziende agricole non sono, nella maggior parte dei casi, energivore: eppure, oggi il costo è quintuplicato. L'agro-energia e le fonti rinnovabili potrebbero coprire fino al 16% del fabbisogno nazionale, eppure non si arriva all'8%. "Troppi vincoli, troppa burocrazia e scarse risorse economiche. Il mondo della produzione primaria ha bisogno, invece, di un Governo che sia amico nostro da questo versante. Ha bisogno di investimenti su quello che è il comparto delle bioenergie, delle fonti rinnovabili, perché abbiamo un potenziale grandissimo che potremmo esprimere in pochissimo tempo". In uno scenario instabile, la prevenzione del danno ambientale è totalmente assente, sia dell'agenda del Governo, che dalle politiche delle imprese. "Come con l'ambiente, insieme ad UNI, abbiamo creato la prima certificazione ambientale, ambiente protetto. Ed è la prima al mondo che ha come focus, la prevenzione dei danni all'ambiente. E concretamente, permette di ridurre di almeno il 73% il numero di casi di danno nel nostro Paese".